• Autostima e chirurgia: le orecchie a sventola come problema?

    Posted on Novembre 4, 2014 by in Bellezza

    Le orecchie a sventola sono un problema che colpisce tantissime persone nel nostro paese. Si tratta di un problema congenito, nei confronti del quale esistono, purtroppo, tutta una serie di preconcetti e di leggende che non aiutano a comprendere il problema, né tantomeno a risolverlo.

    Le orecchie a sventola non sono un problema sotto il piano strettamente medico: tendenzialmente non impediscono all’udito di funzionare in modo proprio e l’inclinazione del padiglione auricolare particolarmente verso l’esterno non si fa portatore in genere di problematiche di alcun genere.

    Il problema nasce quando questa malfomazione causa problemi al paziente soprattutto sotto il piano psicologico: problemi di autostima e problemi relazionali con gli altri sono infatti piuttosto comuni in chi abbia le orecchie particolarmente pronunciate verso l’esterno.

    I rimedi tradizionali, come quello di bendare la testa del bambino o tenere le orecchie incollate al cranio, non possono funzionare, facendo addirittura perdere tempo utilissimo entro il quale si potrebbe intervenire, con un intervento chirurgico minimamente invasivo, per ripristinare una condizione di normalità che permetta al paziente di vivere una vita relazionale normale e lontana dall’incubo di perdita dell’autostima.

    Non si tratta di un intervento di vanità, né tantomeno di qualcosa che dovrebbe essere ignorato, se causa di malessere psicologico per il paziente, che è l’unico soggetto in grado di sentire, comunicare e poter voler risolvere questo tipo di problematiche.

    I problemi di tipo psicologico derivanti dalle orecchie a sventola sono piuttosto comuni, e non vengono mai ignorati dai professionisti della psiche che finiscono per avere in cura soggetti per i quali le orecchie a sventola sono un problema difficile da sopportare.

    Intervenire si può e si deve nel caso in cui un piccolo intervento posso andare a migliorare significativamente la vita del paziente, che una volta recuperato un aspetto da esso stesso ritenuto normale, potrà riprendere una vita di comunità e di coppia normale, senza doversi nascondere, come è tipico di questi casi, dietro un cappellino o una fascia, o dietro un taglio di capelli che non piace, ma che aiuta a nascondere le tanto odiate orecchie.

     

    Via: Drdantonio.it

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